EVENTI


- Prima persona femminile
Le protagoniste dell’arte contemporanea dagli anni Settanta ai giorni nostri
Incontro a cura de Il Cerchio Azzurro 
Biblioteca Civica "Pietro L. Cadioli", Sesto San Giovanni
16 marzo 2012, ore 21.00

Marina Abramovic, Cindy Sherman, Louise Bourgeois, Carol Rama, Leonora Carrington, Kiki Smith, Giosetta Fioroni, Ruby Neri, Rose Wylie, Dorothy Iannone: tutte artiste attive dalla seconda metà del Novecento sino a oggi, che rappresentano un buon numero di stili, orientamenti, provenienze geografiche. Inoltre, hanno esplorato molti temi legati al femminile, anche attraverso lavori caratterizzati da forte vivacità espressiva, il che potrà renderli più avvicinabili anche da un pubblico di non esperti. 
Intervento preceduto da Percezioni in movimento 2, performance a tema della danzatrice Sara Valota.   


Alcuni momenti della performance di danza 
e dell'intervento congiunto di Laura Montingelli e Sara Valota  

Percorsi incrociati
Dialogo su poesia e arte
Laura Montingelli intervista Fausta Squatriti, poetessa e artista visiva
A cura de Il Cerchio Azzurro
Biblioteca Civica "Pietro L. Cadioli", Sesto San Giovanni
17 marzo 2012, ore 21.00
Fausta Squatriti ha presentato al pubblico sia alcuni suoi testi sia il suo lavoro artistico, ragionando su ciò che li lega dal punto di vista linguistico, tematico e contenutistico al di là della differenza del medium espressivo.
Alla conversazione e alla lettura di testi in versi e in prosa, si è alternata la proiezione dei video Audacissima, centrato su pareri e considerazioni dell’artista stessa e di esponenti di punta della critica d’arte sul suo lavoro, Ecce homo, testimonianza sulla personale tenutasi recentemente in Russia, e Ascolta il tuo cuore città, realizzato all’interno dello spazio Assab One di Milano in occasione della mostra qui ambientata nel dicembre ultimo scorso.
Un’occasione per conoscere o approfondire il lavoro di un’artista che da sempre fa della versatilità il cardine del proprio lavoro, e della trasversalità dei linguaggi il credo intorno al quale ruotano il suo percorso creativo e la sua indagine artistica.      


Introduzione alla serata


Intervento della critica d'arte Jacqueline Ceresoli
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Ephemera#01
Spazio I Coriandoli - Milano
2 aprile 2011


PROGRAMMA

Prima parte

Lo zoo del delirio 
Versi e immagini di bestie umane
testi di Myriam Mantegazza
voce recitante Adele Pellegatta
accompagnamento musicale Nicolò Ricci (sax)

…Abbiamo potuto danzare, infischiandocene del Pleistocene
Selezione di testi poetici del Cerchio Azzurro  
a cura di Giovanni Schiavo Campo
voce recitante Adele Pellegatta

Seconda parte

Situazioni grammatiche
Un esperimento di poesia solida e una situazione melogrammatica
performance di Luisenzaltro

Fabulae
Labirinti del fantastico
Divagazioni sulla fiaba a cura di Laura Montingelli

Espongono gli artisti:
Giuseppe Di Cianni
Maurizio L’Altrella
Manuela Mantegazza
Graziella Nisticò
Cristiano Mattia Ricci
Luca Trevisan
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Festival di poesia "Il Cerchio Azzurro"
Quarta edizione
18.25.27 marzo 2004


PROGRAMMA

Prima serata, 18 marzo
- Letterature del mediterraneo, intervento di Adamo Calabrese
- Sguardi sulla città, interventi di Gisella Bassanini e Leonardo Cascitelli, docenti al Politecnico di Milano

Seconda serata, 25 marzo
- Stefano Raimondi legge le proprie poesie. Introduce Alessio Luise.
- Percorsi della scrittura: Antonio Porta. Intervento di Francesco Leonetti sull'attività del Gruppo 63, lettura di poesie di Antonio Porta; presenzia alla serata Rosemary Liedl Porta.
- Lettura di poesie sul tema della città (testi di Rimbaud, Kavafis, Heym)

Terza serata, 27 marzo
- Le stagioni di letture poetiche a Musica e Poesia a S. Maurizio, intervento di Sandro Boccardi
- Cristiano Ricci intervista Lino Marzulli e Giuliano Barbanti sulla loro attività artistica e didattica a Sesto San Giovanni fra anni '60 e '80

COMUNICATO STAMPA

Per Contemporanei
Sette temporalità poco ufficiali dell’arte nel territorio milanese

Visitabile su appuntamento dal 18 al 27 marzo 2004
Spazio Contemporaneo Biblioteca centrale (Villa Visconti d’Aragona)
via Dante 6 - Sesto San Giovanni (MI)

Giovedì 18 marzo 2004 alle ore 21.00, in concomitanza con la prima serata del Festival di poesia e arti visive Il Cerchio Azzurro, presso lo Spazio Contemporaneo della Biblioteca centrale di Sesto San Giovanni si inaugura l’esposizione collettiva Per Contemporanei - Sette temporalità poco ufficiali dell’arte nel territorio milanese, che presenterà al pubblico opere di Maurizio L’Altrella, Chiara Lampugnani, Andrea Pedrazzini, Stefania Ranghieri, Stefano Reboli, Cristiano Mattia Ricci, Luca Trevisan.
Gli artisti esposti hanno aderito, o sono vicini per intenti, al gruppo culturale Il Cerchio Azzurro, che da quattro anni opera sul territorio milanese e lombardo promuovendo e realizzando una libera e aperta riflessione sulla musica e le arti visive, soprattutto contemporanee.
Tale confronto ha visto progressivamente arricchirsi e allargarsi il numero dei partecipanti, ciascuno dei quali esprime il proprio pensiero sulla contemporaneità attraverso i mezzi che gli sono congeniali: la musica, appunto, piuttosto che la pittura, la scultura, la fotografia, la scrittura saggistica e/o poetica. I contributi vanno a confluire sul sito Internet www.cerchioazzurro.com.
Si tratta, in particolare, della seconda mostra del Cerchio Azzurro, poiché il gruppo, costituitosi nel 2000, sinora è stato promotore di eventi letterari, con sporadiche aperture alla musica classica e contemporanea, e di una collettiva tenutasi nel settembre 2003 presso il Centro culturale Sergio Valmaggi di Sesto San Giovanni.
Gli artisti presentati, di cui uno, Cristiano Mattia Ricci, è anche fondatore del Cerchio Azzurro, operano con media differenti e hanno diversa poetica. Condivisi tuttavia sono l’uso di un linguaggio figurativo fortemente contemporaneo, seppur distante dalle tendenze più in auge, e un riferimento a un’approfondita conoscenza di ciò che è ora, ed è stata in passato, la disciplina pittorica.

Artisti:
Maurizio L'Altrella
Chiara Lampugnani
Andrea Pedrazzini
Stefania Ranghieri
Stefano Reboli
Cristiano Mattia Ricci
Luca Trevisan

Dall'alto:
- Gli organizzatori al completo
- Adamo Calabrese
- Il pubblico
- Leonardo Cascitelli, Gisella Bassanini, Sergio Lagrotteria
- Laura Montingelli, Rosemary Liedl, Francesco Leonetti
- Sandro Boccardi, Sergio Lagrotteria
- Lino Marzulli, Cristiano Mattia Ricci, Giuliano Barbanti
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Collettiva "Il giardiniere contro il becchino"
19-21 settembre 2003

COMUNICATO STAMPA

Il giardiniere contro il becchino

Inaugurazione: 19 settembre 2003 – ore 21
Dal 19 al 21 settembre 2003
Orari di apertura: venerdì 18 – 22; sabato e domenica 16 – 19.30
Centro Culturale Sergio Valmaggi
via dei Partigiani 84
20099 - Sesto San Giovanni (MI)
Per info: cerchioazzurro@libero.it

Venerdì 19 settembre 2003 alle ore 21, presso il Centro Culturale Sergio Valmaggi di Sesto San Giovanni, si inaugura l’esposizione collettiva Il giardiniere contro il becchino, con opere di quattro artisti: Stefania Ranghieri, Cristiano Mattia Ricci, Alessandro Torri, Luca Trevisan.
La mostra è organizzata e curata dal gruppo culturale Il Cerchio Azzurro – Sezione Arti figurative. Si tratta della sua prima mostra d’arte contemporanea, poiché il gruppo, costituitosi nel 2000, sinora è stato promotore di eventi culturali specificatamente letterari, con sporadiche aperture alla musica classica e contemporanea.
I quattro artisti presentati, di cui uno, Cristiano Mattia Ricci, è anche fondatore del Cerchio Azzurro, operano con media differenti ed hanno diversa poetica. Condivisi tuttavia sono l'amore per la parola poetica, in particolare la poesia contemporanea, e l’uso di un linguaggio figurativo fortemente contemporaneo seppur distante dalle tendenze più in auge. Un riferimento per tutti è altresì un’approfondita conoscenza di ciò che è ora, ed è stata in passato, la disciplina pittorica.
Ma perché Il giardiniere contro il becchino? Si tratta del titolo di una raccolta di poesie di Antonio Porta, la cui poesia fu sempre sperimentale e aperta ad altre discipline, in particolare alle arti visive; Porta stesso scrisse di arte contemporanea su prestigiose riviste di settore. Abbiamo colto nella sua figura e nella sua opera una traccia particolarmente evidente di quell’interdisciplinarietà che, ancora e sempre, vogliamo informi di sé le attività culturali del Cerchio Azzurro.
Ci è parso che la frase di Porta fosse particolarmente evocativa, che si prestasse a molteplici interpretazioni. Ad esempio, il giardiniere, colui che accudisce e crea il suo giardino, la sua arte, il giardino e la fertilità, contro la morte. Lo scontro tra chi crede e chi non crede, tra l'utopia dell'arte che resta e il pragmatismo che annulla. La ricerca solitaria dell'artista e il becchino, o la società che seppellisce l’artista stesso. Lo sforzo del creare con l'arte contro l'idea onnipresente dell'inutilità delle cose e del fare.
Questo è anche il credo del gruppo del Cerchio Azzurro, questo intendiamo esprimere e ribadire attraverso tutte le nostre iniziative, e dunque anche attraverso questa mostra.

Artisti:
Stefania Ranghieri
Cristiano Mattia Ricci
Alessandro Torri
Luca Trevisan


Dall'alto:
- Cristiano Ricci e Alessandro Torri durante l'allestimento
- Luca Trevisan durante l'allestimento
- Giulio Franceschi e Sergio Lagrotteria
- La visita di Giuliano Barbanti
- Alcune delle opere in mostra (Luca Trevisan, Cristiano Ricci, Stefania Ranghieri)
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"La notte dei libri"
21 giugno 2003

RASSEGNA STAMPA

Da Il Cittadino n. 24, 14.06.03

Biblioteca civica. Attesa per insolito appuntamento.
Sette giorni alla "notte dei libri"

Mancano sette giorni all'appuntamento con La notte dei libri, l'ultimo evento promosso dalla locale biblioteca civica. Sabato prossimo 21 giugno, infatti, dalle 22 alle 6 di mattina, si svilupperanno le svariate iniziative culturali pensate per "celebrare" il solstizio d'estate tra i diversi piani della biblioteca di Piazza IV Novembre.
Il programma prevede una fitta serie di manifestazioni a cui si potrà prendere parte una volta richiesto l'accredito all'ingresso.
E.P.

Dalle 22, all'apertura in musica, sarà un susseguirsi di eventi by night, da Namibia, proiezione digitale all'aperto di Maurizio Bonetti a cura del ClubF64; a Cuori Strappati, ovvero amori ad alta voce a cura di Stefano e Patrizia, da Cercavano musicisti sul Virginian, spettacolo teatrale ispirato a Novecento di Alessandro Baricco, regia di Tony Caroppi, a Versi e note di Spoon River, poesie di Edgar Lee Masters e canzoni di Fabrizio De Andrè a cura di Caratteri Mobili. E ancora con Gesto e Movimento la biblioteca ospiterà un'interazione pittorica tra musica e danza del ventre a cura dell'associazione culturale Grash.

Molto ricco anche lo spazio letteratura con il Cerchio Azzurro, circolo di giovani poeti presentati da Sergio Lagrotteria, Conversazione su..., ovvero la cognizione del dolore di Gadda a cura di Carlo Valtorta e Visioni dell'universo: Galilei e Asimov, a cura di Adamo Albanese. Non mancano poesie recitate e cantate da Maddalena Bolis e Roberto Dossi, con l'accompagnamento musicale di Luigi Crippa in Improvvisazioni. Varie le esposizioni, proposte da Alberto Casiraghi, Club Ginzburg, Adamo Calbrese, Andrea Pedrazzini, Luciano Ragozzino e Carlo Grimoldi.
L'arte prende vita nelle sue diverse forme per una notte speciale. Non dite che la biblioteca è solo per i libri...

Da Il Giorno, 20.06.03

LISSONE / In occasione dei solstizio d'estate la biblioteca fa le ore piccole: spettacoli, poesia e recital dalle 22,30 alle 6
Maratona notturna di arte e cultura

LISSONE - Una non stop di otto ore, cori la biblioteca civic di piazza IV Novembre aperta fino all'alba e trasformata in una sorta di «casa delle arti». Sarà La notte di libri, iniziativa in programma dalle 22 di domani sera, giorno del solstizio d'estate, fino alle 6 di domenica mattina. 1 tre piani delle ex scuole Vittorio Veneto saranno animati da performance teatrali, mostre, recital, ed ospiteranno poeti, attori, danzatrici dei ventre ed astrofili. di Fabio Luongo

Si comincerà alle 22.30 con la proiezione all'aperto del reportage digitale Namibia, di Maurizio Bonetti. Alle 23, nella sezione ragazzi, via ad una maratona di poesia con il circolo di giovani poeti del Cerchio Azzurro. Al primo piano ci saranno le mostre dedicate alle edizioni Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy e ai segnalibri artistici di Angela Caremi, mentre alle 24 toccherà al recital Cuori infranti - Amori ad alta voce. Al secondo piano, a mezzanotte e trenta, verrà portato in scena lo spettacolo teatrale Cercavano musicisti sul Virginian, ispirato a Novecento di Alessandro Baricco. Al piano terra, all'una di notte, saranno presentati i libri di legno di Adamo Calabrese e la mostra dedicata alle scritture medievali. Alle 2 prenderanno il via delle conversazioni letterarie, mentre alle 2.20 toccherà a Versi e note di Spoon River, con l'associazione Caratteri Mobili che reciterà le poesie di Edgar Lee Masters e canterà le canzoni di Fabrizio De André ad esse ispirate. Intanto il Gruppo Astrofili di Cinisello spiegherà ed illustrerà la volta celeste. Alle 3 si terrà Improvvisazioni, con la giovane poetessa brianzola Maddalena Bolis che reciterà e canterà alcune sue poesie accompagnate dalla musica. Contemporaneamente, curata dall'associazione culturale lissonese Grasch, ci sarà la performance artistica Gesto e movimento: durante l'esibizione di una danzatrice dei ventre, un insegnante di pittura inviterà tutti a dipingere sotto la sua guida un grande pannello ritraendo quello che suggeriscono loro la danza e la musica. Il quadro che si otterrà sarà poi esposto in biblioteca. Alle 5 ci saranno le Risate all'alba, letture ironiche e divertenti di Roberto Monti. Quindi, colazione per tutti.
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"Sesto per la poesia"
21 marzo 2003

Nel marzo 2003, il Cerchio Azzurro si è fatto promotore e organizzatore di una giornata importante per la vita culturale sestese, una giornata che a livello internazionale si celebra una volta all’anno per dare risalto e valore alla poesia: la Carovana Nazionale di Poesia e Musica, iniziativa patrocinata dalla Commissione Italiana per l’UNESCO, rappresenta infatti il contributo italiano a una manifestazione che coinvolge da tempo vari Paesi.

Presso la Biblioteca Villa Visconti d’Aragona ha preso vita una non-stop di letture poetiche a cui ciascuno poteva portare del tutto liberamente il proprio contributo, e che ha poi trovato seguito nella realizzazione di un piccolo fascicolo a cura del Centro culturale Valmaggi, in cui sono stati riuniti i testi letti in quell’occasione (per la maggior parte testi d’autore, ma anche testi degli stessi lettori).
Laura Montingelli, aprile 2003
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Festival di poesia "Il Cerchio Azzurro"
Terza edizione
20.27 marzo-3.10 aprile 2003

Le serate sono state dedicate alla memoria del poeta inglese Peter Russell.

PROGRAMMA

20 marzo - Prima serata: Avanguardie. Incontri. Voci nuove.
- Avanguardie e dintorni: la nuova strada della poesia nella Francia del primo Novecento (lettura di Alessio Luise)
- Accadde una sera: Trakl e Kokoschka (a cura di Sergio Lagrotteria)
- Letture di poeti e narratori: Alberto Figliolia

27 marzo - Seconda serata: Carmina Burana. Illustrazioni. Altre voci nuove.
- Le voci nascoste di un Medioevo anticonformista- Il rapporto tra parola e illustrazione a cura di Adamo Calabrese
- Letture di poeti e narratori: Luca Camurri, Beno Fignon, Giulio Franceschi

3 aprile - Terza serata: In memoriam Peter Russel. Poesie. Immagini. Ricordi.
a cura di Gilberto Gavioli

La terza serata di questa edizione del Festival, curata da Gilberto Gavioli, si concentrò sulla figura del grandissimo poeta inglese Peter Russell (Bristol, 1921 - S. Giovanni Valdarno (FI), 2003).
Venne presentato al pubblico un prezioso, commoventissimo documentario realizzato nel 2003 da Francesco Camerini e Guido Cionini (http://www.nexmedia.it/index.php?option=com_content&task=view&id=46&Itemid=99), nel quale lo stesso Russell, che di lì a poco sarebbe mancato, veniva ripreso nella sua casa di Pian di Scò, località in provincia di Arezzo, e parlava di sè, della Poesia in generale, della propria poesia.
Tale documentario venne introdotto da Gilberto Gavioli con un intervento che giustappose molte notizie e considerazioni sulla figura, la vita, la straordinaria produzione poetica di Russell, per preparare il pubblico del Centro culturale Valmaggi a una visione consapevole e documentata del cortometraggio.
Alcuni di questi materiali, nonchè diverse poesie di Russell, si trovano attualmente on line all'indirizzo
Ma nel web sono moltissimi i siti dedicati a Peter Russell.
Segnaliamo in questa sede, in particolare, quello dell'Associazione a lui intitolata: http://www.peterrussell.info/associazione.htm

Laura Montingelli, febbraio 2008

10 aprile - Quarta serata: Klandestinamente
a cura di Gilberto Gavioli

RASSEGNA STAMPA

Da Nuova Sesto, 28.03.03

Per la terza edizione del Festival, il Cerchio Azzurro propone un approccio ai grandi autori.
Arte e versi del Novecento al Circolo Valmaggi

Le arti si mischiano, i suoni diventano poesia, la poesia si scioglie nei colori e i colori diventano racconto.
Un incontro di arte totale, dove i confini tra le diverse attività creative cadono, si confondono e ciò che importa non è la maestria o la tecnica d'esecuzione, bensì dar sfogo alla propria soggettività espressiva. L'atmosfera in cui questa esperienza creativa prende vita ricorda quella dei caffè letterari del primo Novecento, dove artisti di ogni genere sprigionavano pura fantasia nelle loro performance artistiche.
La serata, organizzata dal gruppo sestese del Cerchio Azzurro per la terza edizione del Festival di poesia presso il Centro culturale Sergio Valmaggi, era incentrata sulle avanguardie del primo Novecento. Obbiettivo era quello di rompere con i canoni della tradizione poetica ottocentesca, e di introdurre nuove forme espressive che nascevano dalla contaminazione artistica rincorrendo il mito della modernità.
Nella società contemporanea in cui tutto è già di per sè caotico e la realtà, in continuo divenire, si mischia confusamente, dei giovani "autori" hanno dato vita in questo spazio artistico a una serata tradizionalmente futurista. Spazialità e temporalità si sono dileguate in una dimensione "surreale", dalla quale sono emerse l'eleganza al pianoforte di Cecilia Ricci, esecutrice dei preludi e fughe in si minore e in do minore dal Clavicembalo ben temperato di Bach; l'irruenza cristallina della poesia francese del primo Novecento, recitata da Alessio Luise; l'abilità descrittiva di Sergio Lagrotteria che ha raccontato il quadro Accadde una sera di Kokoschka. Infine si è sprigionata, nelle letture dei racconti scritti da Alberto Figliola, la fantasia onirica.

Dall'alto:
- Alessio Luise
- Sergio Lagrotteria
- Alberto Figliolia
- Il pubblico
- Peter Russell in un fotogramma dal documentario di Camerini e Cionini
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Festival di poesia "Il Cerchio Azzurro"
Seconda edizione
20.27 marzo-3.10 aprile 2002

Il Festival ha raggiunto il traguardo della seconda edizione.
Di traguardo si deve parlare, perché riproporre un’iniziativa e un format già utilizzati richiede incoscienza e costanza.
Posta la prima come dato innegabile (se non fossimo almeno un poco incoscienti non dedicheremmo il nostro tempo libero alla poesia), vogliamo sottolineare la costanza, che spesso si fa perseveranza, nel progettare e realizzare iniziative culturali dai contenuti trascurati o addirittura ignorati dai grandi circuiti.
L’attività del Cerchio Azzurro si colloca in quel mare di iniziative (underground, come qualcuno ama definirle) quotidianamente animate e promosse da voci senza nome.
Non facciamo niente di straordinario se non aggiungerci a quella schiera di pellegrini, viandanti, avventurieri che si muovono su quel bagnasciuga incerto che separa l’industria culturale (con i suoi contenuti e prodotti consacrati) dal mare multiforme di parole e voci ancora da ascoltare.
Il nostro percorso non è rettilineo, ha il passo incerto del bambino: zigzaghiamo tenendo sempre d’occhio il mare, conservando la curiosità e l’entusiasmo. Sì, perché siamo convinti che nel mare dell’arte, e della poesia in particolare, si possano ancora trovare molte chiavi per decriptare il mondo attorno a noi.
Troppo spesso il nostro tempo trascura “la piccola magica mano dell’artista, che va più in alto di tutte; che contorna l’invisibile, che plasma e dipinge l’adorabile, che forma il sogno, che dà voce alle pietre ed ai metalli, che dà umanità alle nubi e al vento, che dà carne ed ossa alle vibrazioni dell’arcobaleno ed alla magica scala dell’Universo”, per dirla con le parole di Depero.
Ci piacerebbe che il nostro messaggio riuscisse a scalfire l’indifferente apatia del quotidiano che troppo spesso si percepisce. L’arte può diventare l’occasione per vivere la quotidianità appieno, per poter esprimere e appagare la creatività che è in ognuno di noi.
Giulio Franceschi, giugno 2002

RASSEGNA STAMPA

Da Nuova Sesto, 12.04.02

Seconda edizione del Festival di poesia di Laura Rischitelli

Il canto di nuovi poeti ma anche la lettura di autori dimenticati, interventi critici sulla poesia e il doppio filo che la lega ad altre espressioni dell'anima, come quella musicale.
Questo è quello che ha segnato le tre serate della seconda edizione del Festival di poesia Il Cerchio Azzurro, tenutosi a fine marzo al Centro culturale Sergio Valmaggi.
L'incontro Arte e Poesia. Intersezioni, è stato l'ultimo appuntamento che ha chiuso un vero e proprio viaggio nel mondo del poetare, aperto dall'esecuzione di brani musicali della giovane Cecilia Ricci. Alle note sono seguite le parole di Laura Montingelli, che ha rivolto domande a Sandro Boccardi, poeta e ideatore, 26 anni fa, della stagione concertistica Musica e poesia a San Maurizio. Nel lontano 1976, Boccardi potè visitare il Coro di San Maurizio al Monastero Maggiore di Milano, che da quell'anno divenne sede di proposte concertistiche che spaziano dalla musica colta medievale a Mozart.
"Proprio in San Maurizio - ha spiegato Boccardi - per la prima volta alcuni poeti hanno dato voce alle loro poesie, solitamente lette da critici. Nel corso degli anni le letture di autori quali Maria Corti, Vittorio Sereni, Giovanni Raboni, hanno affiancato il repertorio musicale".
Boccardi ha poi letto alcune poesie composte recentemente, che rimandano a odori, sensazioni e immagini della campagna dove l'autore ha trascorso la sua infanzia. Ad accompagnarlo, Anna Conversano.
Durante la serata Sergio Lagrotteria ha presentato Angelo Montingelli, un autore che ha scritto qualche anno fa una raccolta di poesie sparse, tutte espressione di emozioni sentite.
L'attrice Itala Cosmo ha letto il componimento Il Treno di Cristiano Mattia Ricci, che offre uno sguardo disincantato sulla recente storia del Medio Oriente. Dedicata a uno dei maggiori poeti palestinesi, la poesia rende evidente quello che rimane di ogni conflitto: la sconfitta della dignità umana.
Infine, la serata si è conclusa con la lettura dei racconti poetici di Gianluca Chierici, tratti dal poemetto Il palazzo dei tarocchi.

Dall'alto:
- Un momento della manifestazione
- Sergio Lagrotteria e Angelo Montingelli
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Reading di poesia
presso l'Associazione Ghero Artè di Corsico (MI)
1 dicembre 2001

Il primo, significativo incontro del Cerchio Azzurro, ancora agli albori della sua storia, con il ricco e denso tessuto della vita e della cultura “di sottobosco” dell’hinterland milanese.
Nel dicembre 2001 siamo stati ospiti, crediamo e anche speriamo graditi, dell’Associazione Culturale Ghero Artè di Corsico (http://www.gheroarte.com/).
L’idea che ha dato vita a questa realtà culturale è stata quella del recupero di uno spazio tutto particolare, ossia la vecchia stazioncina ferroviaria di Corsico.
La vera e propria sede dell'Associazione è stata collocata all’interno di quella che fu in altri tempi la casa cantoniera, ma nella stessa serata del nostro intervento abbiamo visto come anche altri spazi della stazione siano occupati talvolta da membri e frequentatori dell’Associazione con interventi artistici (nel caso specifico, sculture in filo di rame e altri metalli che rappresentavano figure umane in varie pose e atteggiamenti: curiose ma amichevoli presenze, distribuite fra le banchine, la sala d’attesa, il cortile antistante la stazione).
A Ghero Artè il Cerchio Azzurro è andato a portare testimonianza della propria allora giovane esistenza e dei propri contributi culturali.
Aurelia Delfino, Laura D’Incà, Giulio Franceschi, Alessio Luise e Cristiano Mattia Ricci si sono avvicendati nella lettura delle proprie poesie, circondati da un soffuso e suggestivo lume di candela e dalla scenografia discreta delle sculture in legno di Nada Pivetta.
Siamo stati gratificati da un’accoglienza positiva, gentile da parte dei nostri ospiti, interessata da parte del pubblico.
Ci è parso giusto inserire nella galleria dei nostri eventi questa prima, importante esperienza “fuori casa”.

Laura Montingelli, gennaio 2002 
Dall'alto:
- Giulio Franceschi e Laura D'Incà
- Sergio Lagrotteria
- Aurelia Delfino
- Cristiano Mattia Ricci
- Sergio Lagrotteria, Cristiano Mattia Ricci, Giulio Franceschi
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Festival di poesia "Il Cerchio Azzurro"
Prima edizione
23 marzo-2.20 aprile 2001

Si è trattato della prima edizione del Festival di poesia Il Cerchio Azzurro; tre serate di cultura con cui ci siamo proposti di focalizzare l’attenzione su un aspetto che continuiamo a ritenere importante: l’esistenza e il riprodursi, in contesti sempre diversi, del poeta e della poesia.
Il Festival ha presentato sette poeti contemporanei, con la comune appartenenza a questo contesto culturale ma voci e tematiche molto personali.
Il Cerchio Azzurro ha cercato, in questa sua prima edizione, di offrire stimoli per lo più inediti, e non guarderà nel suo futuro alla cultura poetica e visiva come a qualcosa da museificare; l’analisi che verrà fatta sarà da riferirsi invece alla contemporaneità dell’arte, prendendo questa dai momenti storici in cui ci sembrerà di intravederne l’esistenza, cercandola con passione e lucidità anche nei nostri giorni.
La presente edizione ha visto anche la partecipazione di artisti di area visiva; l’interdisciplinarietà è infatti alla base del nostro progetto.
Abbiamo la sensazione che l’arte che viene “protetta” dalla società contemporanea sia quella che ha già preso forma in altro contesto e luogo, in altre epoche e storie, anche vicine eppure già passate. Tuttavia la tendenza espositiva di questi fenomeni, a nostro avviso, non ne recupera le originarie valenze, e anziché sensibilizzare le persone all’arte, dà di questa un’idea sbagliata e frequentemente retorica.
Questa maniera di occuparsi di cultura, inevitabilmente, costituisce una forma di garanzia e di tutela dal rischio per chi se ne occupa; le “postazioni” dell’arte (recente e passata) sono e sono state sempre ancorate a qualche dozzina e più di mani-sederi e bocche d’artisti e personalità varie tra le istituzioni, e anche a figure poco chiare entrate in vari modi nell’organizzazione culturale. Eppure l’arte rimane sfuggente alle catalogazioni e alle sedie, e spesso qui muore; tendono così a scomparire di essa le autentiche valenze di cui dicevamo.
Queste hanno dimostrato nel tempo d’essere come farfalle sgargianti, molteplici per attitudine e significato, e di rifuggire spontaneamente le costrizioni; vanno in libertà a generarsi in altri luoghi, prendono a vivere meglio in un posto più che in un altro, e solo raramente stanno bene nelle sedie. Gli uomini invece talvolta amano le sedie, al contrario di queste farfalle che per vivere necessitano di vita. E’ questo il contesto in cui ci impegnamo a cercare l’arte: dove non è stata messa, catalogata, infilata, si afferma la sua presenza e lievita.
Per dirla in altro modo: questo insetto smagliante e plurimo si riproduce senza calze e scarpe, e posa le parole su più bocche, prende a vivere dovunque, a significare dove il “senso” abita. Il riprodursi della poesia in sempre nuovi scenari continua a dimostrare la sua attuale esistenza, e attesta la sempre nuova e uguale esigenza del poetare, la stessa urgenza umana.
La società che comanda pensa ad altro generalmente, dorme in questioni di significato su idee trite, e affida il proprio pensare al “luogo comune” vivendo solo immersa nell’“odore dei soldi”. L’ignoranza rende la poesia attenta e viva, da sola prende a cantare con tono intimo o a squarciagola, e il canto si somma alle parole dei poeti, di più poeti, il suono va a rafforzarsi, diviene enorme.
Nel più ampio contesto, dimenticate sono le ideologie e i significati più alti dell’uomo; non intendo dilungarmi sulla negatività (portata dalla televisione, da questa televisione, ad esempio, sul genere umano “civilizzato”, e la sua nefanda responsabilità).
Cerchiamo invece la bellezza, che è gioia…
Noi estimatori dell’arte e artisti pensiamo che la poesia sia un punto di vista eccellente e maggiore di altri per spiegare le cose, per indagare sulle società; un osservatorio privilegiato e autentico dell’uomo, un serbatoio sempre ricco di sorprese per chi si accinge a indagarlo, un silenzio da cui partire per migliorarsi. Ci proponiamo, con queste occasioni pubbliche, di indagare sullo stato dell’arte e praticarla, di avere idee oggi sul mondo che viviamo.
Il Festival ha proposto ogni sera l’ascolto di brani musicali classici, ci piacerà inserire in un futuro anche proposte di musica recente; una sensibilità globale per le arti ci sembra doverosa. Ogni sera abbiamo avuto interventi critici a dirci della poesia, attraverso il rapporto con altre discipline; abbiamo inoltre avuto l’esposizione di libri di piccola editoria, che tanto spesso offrono stimoli importanti all’approfondimento della conoscenza.
Un ringraziamento va pertanto ad Adamo Calabrese e ai suoi “rari” libri rilegati a mano, e ad Alberto Casiraghy e alle sue magie di carta.
Ringraziamo anche il Centro culturale Valmaggi, che ci ha consentito con partecipazione di avviare questa prima esperienza, e ha curato la presente edizione stampata, contenente gli interventi del Festival.
Il Cerchio Azzurro vuole ritagliare uno spazio di festa alla poesia; tutte le altre discipline ospitate le renderanno omaggio, la vostra presenza gli rende omaggio.
Cristiano Mattia Ricci, giugno 2001

PROGRAMMA

Prima serata, 23 marzo
- Presentazione dell’iniziativa, a cura di Cristiano Ricci
- Esecuzione di brani per pianoforte – pianista Diego Baiardi
- Intervento critico di Sergio Lagrotteria sull’utopia e di Adamo Calabrese sulla sua casa editrice
- Letture poetiche di Samuel Cogliati, Laura D’Incà, Alessio Luise

Seconda serata, 2 aprile
- Breve introduzione di Cristiano Ricci
- Esecuzione di brani per pianoforte – pianista Cecilia Ricci
- Intervento critico di Laura Montingelli sul rapporto linguaggio verbale/linguaggio musicale nella musica colta occidentale, e di Sergio Lagrotteria sull’aforisma
- Letture poetiche di Alberto Casiraghy e Roberto Dossi della casa editrice Pulcinoelefante

Terza serata, 20 aprile
in esposizione, installazioni di Chiara Lampugnani
- Breve introduzione di Cristiano Ricci
- Esecuzione di brani per pianoforte e per chitarra – pianista Cecilia Ricci, chitarrista Massimo Cantoro
- Letture poetiche di Cristiano Ricci
- Omaggio a Luigi Medri a cura di Sergio Lagrotteria
- Letture poetiche di Luigi Medri

RASSEGNA STAMPA

Da Nuova Sesto, 27.04.01

Con il poeta Luigi Medri al festival Il Cerchio Azzurro al Centro Valmaggi di Cinzia Polino
"Nelle mie liriche domina il logos, per me la poesia è un conforto"

C'era anche Luigi Medri ("Scrittore e poeta. Dopo i giorni della resistenza in fabbrica è stato fino alla fine degli anni '60, a fianco di Lincoln Cadioli, tra i protagonisti del dibattito letterario e culturale cittadino", Enciclopedia di Sesto S. Giovanni, Ezio Parma Editore) - a leggere le sue poesie alla terza e ultima serata del Festival di poesia Il Cerchio Azzurro, organizzato dal Centro culturale Sergio Valmaggi lo scorso 20 aprile.
Una serata all'insegna dell'arte nelle sue molteplici espressioni: non solo i ritmi della poesia, con gli interventi di Luigi Medri e Cristiano Ricci, ma anche il calore della musica, con brani per chitarra classica (Sor) e pianoforte (Chopin), eseguiti da Massimo Corsaro e Cecilia Ricci, e la presentazione di opere d'arte di Chiara Lampugnani, artista che ha lavorato a fianco di Arnaldo Pomodoro.
Non più di una dozzina i partecipanti, ma - si sa - la poesia non attira il grande pubblico. Anche quando c'è la fortuna di poter conoscere gli autori stessi, scoprirne in parte atteggiamenti e modi, magari per verificare se collimano con l'idea che ce ne siamo fatti.
Poesia difficile quella di Cristiano Ricci, studente di architettura. I versi sono pregnanti, arditi, spesso ermetici. Vogliono riprodurre le sensazioni più profonde, più difficili: "maculato lo spirito l'altezza/stride vertiginosa su morbide/fosse linee, venerazione rubata/soffice granulo o spuma di polvere" (da Georg e Grete). Ne deriva una poesia da meditare verso per verso, a scapito di una certa unitarietà.
Di sapore più classico la poesia di Luigi Medri, non solo nella forma che esige il ritmo dato dalla rima, ma soprattutto in una certa scelta linguistica, che gli fa preferire sintagmi e stilemi propri della tradizione poetica che arriva al secondo '900: "Dirò la solitudine un andare/ed un venire illuso lungo il giorno/pur se conosci già ch'ogni ritorno/non è che tedio di ricominciare" (da La solitudine del giorno).
A 79 anni ha messo insieme cinque raccolte di poesie, scritte a partire dal lontano 1939, quando il tempo dedicato alla scrittura era quello che restava dopo la giornata lavorativa alla Falck. La passione per la scrittura e per l'impegno intellettuale lo hanno portato tra il maggio '45 e il giugno '46 a lavorare come vicedirettore al periodico culturale Incontro, diretto da quello che fu il primo direttore della biblioteca di Sesto, Pietro L. Cadioli. Al Festival Il Cerchio Azzurro Luigi Medri esordisce dicendo che la sua non è una poesia ricca di emozioni o di provocazioni, non è una poesia dionisiaca e bacchica, piuttosto è apollinea: afferma "nella mia poesia predomina il logos". E infatti la sua è una poesia comunicativa, che vuole raccontarsi con la grazia di chi è consapevole di offrire ai versi il tentativo di ricomporre i piccoli e grandi drammi della vita. Non vi si trova il dramma a caldo di molta poesia moderna e contemporanea; nella poesia di Luigi Medri il dramma è in qualche modo ricucito. Di qui il tono gentile, quasi pacato, ma anche una certa disillusione-amarezza (così si rivolge alla memoria del padre: "Non recito da tempo, tu lo sai/che una mediocre e quotidiana/vuota commedia destinata, penso,/a me soltanto: una commedia umana/che non ha gran senso", da Plenilunio in La solitudine del giorno), e molte chiuse di tono morale delle sue liriche, ma che in realtà vogliono proporre una risposta ai problemi del senso delle vicende della vita (così in Epigrafe l'inizio: "Fu quando cadde nel mio girotondo/la mano cara dei compagni intorno/ch'io cominciai a chiedermi per cosa/fossi mai stato seminato al mondo" e la fine: "Pure tu chiedi: ma l'idea di Dio?/Immensa, amico ma non ci riguarda"). Mentre legge, Luigi Medri chiede spesso al pubblico se si sta annoiando. Dice di essere sordo, e di aver paura che ai presenti giunga solo il fruscio del microfono che sente dentro alle orecchie. Non sa, invece, che è piacevole ascoltarlo, perché parla con la calma che lascia spazio alla riflessione. Sa fare le pause giuste e spiegare efficacemente: perché dovrebbe annoiarci? Attraverso la lettura dalle diverse raccolte, ripercorre la sua vita: il tema dell'amore, quello della guerra e della morte degli amici, quello della memoria, della vecchiaia rivisitata con un fondo d'ironia, quello della paura della morte (Tramonto in corsia è l'ultima bellissima lirica scaturita dalla recente malattia). Alla fine legge una ballata di Yeats, che afferma di aver scoperto da poco, ma che rappresenta esattamente quello che è per lui il senso della vita. Dice che dietro a quella poesia c'è una grande verità: "L'unico capitale che hanno i poeti è la loro infanzia". Raccolti gli applausi sinceri dei presenti, rifiuta l'intervista. "Ma no: quale intervista? Basta leggere le mie poesie, e lì c'è tutto". Lo rivedremo nel prossimo appuntamento del Centro culturale Valmaggi il 18 maggio, in una serata di poesia organizzata dal quartiere alla Villa Puricelli Guerra.
Riusciamo tuttavia a strappargli una risposta. Cos'è stata la poesia per Luigi Medri? "La poesia è stata per me un conforto".

Da La Gazzetta di Sesto, 06.02.01

L'inaugurazione venerdì 23 al Centro culturale Sergio Valmaggi
Festival della poesia


Un bel momento di poesia, un appuntamento inconsueto, pensato ad hoc per la nostra città. A partire da questo mese, il Centro culturale Sergio Valmaggi di via dei Partigiani 84 organizza il Festival di poesia Il Cerchio Azzurro, che si articolerà in tre serate di lettura e interventi critici. A creare e promuovere il festival Cristiano Mattia Ricci, lui stesso poeta, che ne sarà direttore artistico.
La prima serata avrà luogo venerdì 23 alle 21, e dopo un prologo musicale al pianoforte vedrà l'intervento critico di Sergio Lagrotteria, che tratterà dell'utopia nel mondo dell'arte. A seguire, le letture di tre giovani poeti: Samuel Cogliati, Laura D'Incà e Alessio Luise, tutti sestesi, che offriranno una selezione del loro repertorio. Un programma agile e informale quanto basta per creare un po' d'intimità e permettere a coloro che lo desiderino di intervenire.
Seguiranno, con lo stesso impianto, altre due serate, rispettivamente il 2 e il 20 aprile prossimi, alla stessa ora.
Il secondo incontro vedrà l'intervento critico di Laura Montingelli, che parlerà del rapporto tra parola e musica e sarà seguito dalla lettura di poesie da parte di Alberto Casiraghy e Roberto Dossi della casa editrice Pulcinoelefante.
Nella terza e ultima serata del Festival sarà presente di nuovo Sergio Lagrotteria, che parlerà dopo il consueto preludio musicale. Gli ultimi due poeti che questa rassegna ci proporrà saranno lo stesso Cristiano Mattia Ricci e l'ormai famoso Luigi Medri, entrambi sestesi, che leggeranno il meglio della loro produzione.
Un'occasione insolita per chi ha voglia di "sbirciare" nel mondo sestese della parola poetica, e magari di farsi una piccola idea di che cosa proponga il "vivaio" poetico della nostra città. L'ingresso è gratuito per tutte le serate, e per tutte le altre iniziative che il Centro propone.
Sarà aperta, infatti, a partire da domenica prossima, la mostra di pittura di Alessandro Savelli e Pierantonio Verga, che rimarrà esposta anche durante la prima serata del Cerchio Azzurro. Seguiranno nei mesi a venire altre esposizioni d'arte: una collettiva a partire da domenica 11 marzo, e quella degli allievi segnalati dalla Civica scuola d'arte Federico Faruffini dal 6 maggio in poi. (...).

Dall'alto:
- Luigi Medri e Cristiano Mattia Ricci
- Adamo Calabrese
- Laura D'Incà, Alessio Luise, Samuel Cogliati
- Cecilia Ricci al pianoforte
- Laura Montingelli
- Sergio Lagrotteria e Alberto Casiraghi
- Sergio Lagrotteria e Roberto Dossi
- Cristiano Mattia Ricci
- Sergio Lagrotteria e Luigi Medri